Margherita: la poesia eterna di Riccardo Cocciante che ha fatto innamorare l’Italia

“Margherita” di Riccardo Cocciante è una delle più grandi canzoni d’amore italiane: un grido d’anima che emoziona ancora oggi.

A cura di Paolo Privitera
19 giugno 2025 06:15
Margherita: la poesia eterna di Riccardo Cocciante che ha fatto innamorare l’Italia -
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Una canzone che è entrata nella storia della musica italiana

“Margherita” non è solo una canzone. È un manifesto dell’amore, una di quelle melodie rare che, a distanza di decenni, riescono ancora a smuovere emozioni profonde, a riaprire cassetti della memoria, a far brillare gli occhi.

Pubblicata nel 1976, ha segnato una svolta nella carriera di Riccardo Cocciante, portandolo al successo nazionale e consacrandolo come una delle voci più intense e autentiche del panorama musicale italiano.

Riccardo Cocciante: una voce che graffia il cuore

Riccardo Cocciante non è mai stato un interprete qualsiasi. La sua voce ruvida, intensa, capace di esplodere e poi sussurrare nello stesso respiro, ha qualcosa di inconfondibile.
 Con “Margherita”, ha saputo dare corpo e anima a un sentimento universale: quello dell’amore che resta, anche quando non c’è più.

Il brano si apre con toni quasi sospesi, come una carezza timida, per poi crescere in un crescendo emotivo che sfocia in un urlo liberatorio, struggente, disperato. È un amore che non si può dimenticare, che torna nei sogni e nella vita di tutti i giorni.

Il testo: tra poesia e grido d’amore

“Margherita è bella, Margherita è vera…”
 Bastano queste parole per far venire i brividi. Il testo di “Margherita” è un poema lirico, un flusso di immagini e sensazioni che parlano a chiunque abbia amato davvero.

È un amore che brucia, che travolge, che lascia senza fiato. Cocciante non racconta un amore felice o spensierato, ma un sentimento complesso, pieno di contrasti, fatto di abbandono e desiderio, di lontananza e bisogno di presenza.

Ogni verso è una pennellata, ogni nota è un nodo in gola. E per questo, forse, “Margherita” è diventata la canzone di tutti gli amori impossibili, dei rimpianti, delle passioni che non muoiono.

Una melodia indimenticabile

La musica di “Margherita”, composta dallo stesso Cocciante insieme al maestro Vince Tempera, è costruita su una struttura crescente: inizia con dolcezza, poi si apre, esplode, e infine si spegne in un sussurro.

Il pianoforte, protagonista fin dall’inizio, accompagna la voce come un secondo narratore. Gli archi, le percussioni, i cori… tutto è calibrato per portare chi ascolta in un viaggio emozionale, che non lascia indifferenti.

È una melodia che resta addosso. Una volta ascoltata, diventa parte della memoria emotiva di chiunque.

Un successo senza tempo

Quando uscì, “Margherita” si impose rapidamente tra le canzoni più amate del decennio. Non partecipò al Festival di Sanremo, ma non ne ebbe bisogno: conquistò le classifiche, le radio, le piazze, e soprattutto i cuori.

Ancora oggi, è tra i brani più suonati nelle radio italiane, nelle playlist nostalgiche, nei concerti dal vivo. È stata reinterpretata da moltissimi artisti, ma nessuno ha mai potuto restituire la stessa intensità dell’originale.

“Margherita” è diventata anche una colonna sonora personale per chiunque abbia vissuto un amore forte e complicato. Perché, in fondo, in ognuno di noi c’è una Margherita.

L’amore secondo Cocciante

Riccardo Cocciante ha sempre scritto e cantato l’amore in tutte le sue sfumature: passionale, fragile, perduto, ritrovato.
 Con “Margherita”, ha toccato il vertice della canzone d’autore italiana, dimostrando che la musica può diventare letteratura e teatro allo stesso tempo.

Questa canzone ha rappresentato anche un punto di rottura rispetto alla tradizione melodica italiana: niente romanticismo edulcorato, ma una sincerità cruda, viva, a tratti scomoda. E proprio per questo vera.

Cosa ci lascia “Margherita” oggi

Riascoltare “Margherita” nel 2025 è come aprire una finestra sul passato, ma anche sul nostro presente interiore.
È una canzone che parla a chi ha amato troppo, a chi è stato lasciato, a chi non riesce a dimenticare. Ma anche a chi crede che l’amore sia il sentimento più rivoluzionario che esista.

In un’epoca veloce, cinica, dove tutto sembra consumarsi in fretta, “Margherita” ci ricorda che esistono sentimenti profondi, che meritano tempo, dedizione, dolore e bellezza.

Curiosità: un fiore che non appassisce mai

“Margherita” non è solo il nome di una donna. È il simbolo di un amore eterno, che non muore anche quando svanisce.
È un brano che ha accompagnato le storie d’amore di migliaia di persone, diventando parte del loro vissuto emotivo.

E tu, quando riascolti “Margherita”, cosa provi?
 Ti torna in mente un volto? Un addio? Un abbraccio che non hai più avuto?
 Forse è proprio questo il miracolo della musica vera: saper dire ciò che non riusciamo a spiegare.

E finché ci sarà qualcuno che amerà così, con tutta l’anima, “Margherita” continuerà a fiorire. 🌹

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