Il film che ha scandalizzato l’Italia: l’impatto di 'Accattone' nel 1961 per un motivo che non immagini
Nel 1961 Pier Paolo Pasolini debutta con 'Accattone', un film potente e controverso che segnerà l'inizio del suo rapporto con il cinema e la cultura italiana.

Un esordio fuori dagli schemi
Nel 1961, Pier Paolo Pasolini fa il suo ingresso nel mondo del cinema con 'Accattone', un'opera che rompe con la tradizione e mette in scena una realtà scomoda e autentica. Ambientato nelle periferie romane, il film racconta la vita di un sottoproletario, Accattone, immerso in una quotidianità fatta di miseria, espedienti e solitudine.
Una nuova forma di neorealismo
Con 'Accattone', Pasolini reinventa il neorealismo, spostando lo sguardo dai grandi eventi della storia italiana agli angoli più dimenticati della società. Il film è girato in bianco e nero, con uno stile crudo e diretto, che accentua la disperazione e l'umanità dei protagonisti. La scelta di attori non professionisti e di location autentiche contribuisce a rafforzare l'impatto emotivo del racconto.
Controversie e polemiche
Al suo debutto, 'Accattone' suscitò numerose polemiche. Fu accusato di immoralità e attaccato dalla critica più conservatrice, che vedeva nella pellicola una rappresentazione degradante della società italiana. Tuttavia, il film fu anche lodato per il suo coraggio e la sua coerenza stilistica, ricevendo l'attenzione della critica internazionale.
Una colonna sonora inattesa
Uno degli elementi più sorprendenti del film è la scelta della musica di Johann Sebastian Bach come colonna sonora. Questo contrasto tra la solennità della musica barocca e la brutalità delle immagini conferisce al film un tono lirico e tragico, enfatizzando il destino del protagonista.
Una curiosità su 'Accattone'
Sapevi che per girare 'Accattone', Pasolini dovette superare il rifiuto di diverse case di produzione? Solo grazie al sostegno del produttore Alfredo Bini, il film vide la luce. Bini, colpito dalla forza narrativa della sceneggiatura, decise di finanziare il progetto contro ogni previsione, diventando così una figura chiave nel lancio della carriera cinematografica di Pasolini.