Il suono che ci stava in tasca: negli anni 60 diventa popolarissima una grande novità

Negli anni '60 esplode in Italia la passione per i 45 giri e i mangiadischi: la musica diventa tascabile, portatile e rivoluzionaria. Scopri come tutto è iniziato.

A cura di Paolo Privitera
05 luglio 2025 16:00
Il suono che ci stava in tasca: negli anni 60 diventa popolarissima una grande novità -
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Un formato piccolo per una rivoluzione musicale

Nati negli anni '50, i dischi in vinile a 45 giri trovarono il loro vero successo nel decennio successivo, diventando un fenomeno di massa in Italia. Leggeri, economici e facilmente trasportabili, permisero a un'intera generazione di ragazzi di scoprire la musica in modo nuovo e più personale.

Il mangiadischi: tecnologia e stile pop

Il compagno perfetto dei 45 giri fu senza dubbio il mangiadischi, un piccolo giradischi portatile, spesso colorato e dal design moderno, pensato per essere usato ovunque: a casa, in spiaggia, nei parchi. Il nome derivava dal fatto che il disco veniva letteralmente "inghiottito" dalla macchina. Non c'era più bisogno di un impianto stereo ingombrante: bastava infilare il disco e ascoltare la propria canzone preferita.

Una moda giovanile e democratica

Negli anni '60, possedere un mangiadischi e una collezione di 45 giri significava appartenere a un nuovo mondo giovanile, in cui la musica diventava espressione di libertà, identità e appartenenza. Ogni ragazzo o ragazza aveva il proprio disco del cuore, da portare agli incontri con gli amici o alle feste improvvisate.

Artisti e brani simbolo di un'epoca

I 45 giri fecero conoscere al grande pubblico artisti come Adriano Celentano, Mina, Rita Pavone e Gianni Morandi, portando la musica italiana in ogni casa, ma anche aprendo le porte a successi internazionali che cambiarono il panorama musicale del nostro Paese.

Una curiosità sui 45 giri e i mangiadischi

Sapevi che uno dei mangiadischi più famosi, il modello "Penny" prodotto dalla Lesa, veniva venduto in una gamma di colori sgargianti proprio per attrarre i giovani? Il rosso fu il più richiesto, seguito dal giallo e dall'azzurro. Questo piccolo oggetto divenne così non solo uno strumento musicale, ma anche un vero e proprio accessorio di tendenza, da esibire con orgoglio.

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