Quando l’Italia decise di proteggere la natura: la firma della Convenzione di Ramsar nel 1971

Nel 1971 l’Italia firma la Convenzione di Ramsar, un passo fondamentale per la tutela delle zone umide. Scopri perché questo evento fu così importante per l’ambiente.

A cura di Paolo Privitera
15 luglio 2025 16:00
Quando l’Italia decise di proteggere la natura: la firma della Convenzione di Ramsar nel 1971 -
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Un impegno internazionale per l'ambiente

Il 1971 è un anno significativo nella storia della tutela ambientale italiana: l'Italia firma ufficialmente la Convenzione di Ramsar, un trattato internazionale volto a proteggere le zone umide di importanza internazionale, in particolare come habitat per gli uccelli acquatici.

Cos'è la Convenzione di Ramsar?

Stipulata nella città iraniana di Ramsar, la Convenzione è uno dei primi accordi globali sull'ambiente, mirato a garantire la conservazione e l'uso razionale delle zone umide. Questi ecosistemi sono fondamentali per la biodiversità, la regolazione climatica, la depurazione delle acque e la protezione contro le inondazioni.

Il ruolo dell'Italia nella tutela ambientale

Con la firma della Convenzione, l'Italia ha dimostrato un impegno concreto verso la protezione ambientale, inserendo le sue zone umide più importanti tra i siti protetti: lagune, paludi, torbiere e zone costiere hanno ricevuto maggiore attenzione e tutela.

Effetti concreti della firma

L'adesione alla Convenzione ha portato nel tempo alla creazione di numerose aree protette in Italia, promuovendo la conservazione della fauna e della flora locale e sensibilizzando l'opinione pubblica sull'importanza degli ecosistemi acquatici. La collaborazione tra Stato, regioni e associazioni ambientaliste ha rafforzato la gestione sostenibile di queste aree.

Una curiosità sulla Convenzione di Ramsar

Sapevi che uno dei primi siti italiani inseriti nella lista Ramsar è stato il Parco del Circeo, nel Lazio? Questo parco è famoso non solo per la sua biodiversità, ma anche per la sua importanza storica e culturale. L'area palustre del parco, con i suoi laghi costieri, venne riconosciuta come ecosistema unico, dando all'Italia un ruolo di primo piano nella protezione delle zone umide a livello mondiale.

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