Quando l’Italia stappò il futuro: il boom della birra in bottiglia negli anni '60 e le assurdità incredibili!
Negli anni '60, la birra in bottiglia conquistò l’Italia. Scopri come marchi come Peroni e Moretti divennero simboli di un cambiamento nei consumi.

Un decennio di cambiamenti e nuovi gusti
Gli anni '60 segnarono un periodo di grande trasformazione sociale ed economica in Italia. Con l’aumento del benessere, dei consumi e del tempo libero, anche le abitudini alimentari e le preferenze dei cittadini cambiarono profondamente. Tra queste, la birra in bottiglia divenne protagonista di un vero boom.
Perché la birra conquistò gli italiani
Fino a quel momento considerata una bevanda marginale, legata soprattutto al consumo nei bar o nelle osterie, la birra conobbe un nuovo posizionamento domestico grazie all’introduzione e diffusione della bottiglia. Era comoda, moderna e associata a un lifestyle giovane, urbano e internazionale, perfetto per la nuova Italia in fermento.
I marchi protagonisti: Peroni e Moretti
In prima linea nel guidare questa rivoluzione ci furono marchi storici come Peroni e Moretti. Entrambi investirono in pubblicità, packaging accattivanti e una presenza costante nei media, divenendo rapidamente sinonimi di convivialità e italianità. Le loro campagne pubblicitarie, spesso trasmesse in bianco e nero, puntavano su valori come la famiglia, l’allegria e il gusto autentico.
Il ruolo della televisione e del supermercato
L’espansione della televisione e la nascita dei primi supermercati contribuirono a consolidare la diffusione della birra in bottiglia. Spot pubblicitari accattivanti e la facilità di reperimento del prodotto permisero alla birra di diventare una presenza fissa nelle case italiane, accanto a vino e bibite tradizionali.
Una curiosità frizzante sulla birra italiana
Sapevi che il successo delle bottiglie di birra negli anni '60 portò alla nascita delle prime collezioni di tappi a corona in Italia? Appassionati di ogni età iniziarono a raccogliere i tappi delle varie birre, trasformandoli in veri e propri oggetti da collezione. Alcuni pezzi rari, soprattutto dei primi anni '60, sono oggi ricercatissimi dai collezionisti e rappresentano una testimonianza originale del costume dell'epoca.