1966: Quando Gianni Morandi sfidò la censura con ‘C’era un ragazzo’ (e rischiò grosso in TV!)
Nel 1966, Gianni Morandi pubblica ‘C’era un ragazzo che come me amava i Beatles e i Rolling Stones’, ma la canzone venne censurata! Scopri la storia (e il rischio che corse in TV!)

Una canzone diversa da tutte le altre
Nel 1966, Gianni Morandi era già un idolo della musica italiana, ma con ‘C’era un ragazzo che come me amava i Beatles e i Rolling Stones’ fece qualcosa di completamente nuovo: portò nel pop italiano un messaggio forte, politico e di denuncia, in un periodo in cui certe tematiche erano considerate tabù.
Il testo che fece tremare la censura
La canzone raccontava la storia di un ragazzo americano che amava la musica, ma che finì in guerra, costretto a combattere e a morire in Vietnam. Un testo coraggioso, che denunciava l’assurdità del conflitto e l’impatto devastante sulla gioventù dell’epoca. Ma in Italia, parlare di guerra – e soprattutto criticare quella americana – non era affatto semplice…
Il brano venne censurato!
Appena uscita, la canzone venne subito bloccata dalla Rai! Troppo scomoda, troppo controcorrente per il periodo. Alcuni versi furono modificati per evitare problemi, ma il messaggio rimase chiaro e la censura non riuscì a fermarne il successo. Il pubblico la adorava e la cantava a squarciagola!
Gianni Morandi rischiò grosso in TV
Morandi portò il brano in televisione, consapevole che la Rai lo avrebbe censurato. Eppure, durante una delle sue esibizioni, cantò il testo originale senza tagli, rischiando grosso con la direzione dell’emittente! Un gesto di coraggio che lo rese ancora più amato dal pubblico.
Una curiosità che forse non conosci
Sapevi che ‘C’era un ragazzo’ divenne un successo anche all’estero? 😱 La canzone venne tradotta e incisa da Joan Baez, una delle più grandi cantanti folk americane, trasformandosi in un vero inno pacifista a livello internazionale!