Anni ‘70: Addio alla rotella! Il telefono a tastiera rivoluziona le case italiane (e il dettaglio che nessuno ricorda!)

Negli anni ‘70, il telefono con selezione a tastiera inizia a sostituire quello con la rotella. Scopri come cambiò la vita degli italiani e il dettaglio che pochi ricordano!

A cura di Paolo Privitera
01 maggio 2025 16:00
Anni ‘70: Addio alla rotella! Il telefono a tastiera rivoluziona le case italiane (e il dettaglio che nessuno ricorda!) -
Condividi

La fine di un’era: il telefono a tastiera arriva nelle case italiane

Se negli anni ‘60 il telefono a disco rotante era il re delle case italiane, negli anni ‘70 inizia la rivoluzione: arriva il telefono con selezione a tastiera! Questo nuovo modello prometteva velocità e praticità, mandando in pensione il vecchio sistema a rotella, che richiedeva una pazienza infinita per comporre i numeri.

Un cambiamento che sembrava fantascienza!

All’inizio, il telefono a tastiera sembrava troppo moderno per molte famiglie italiane, abituate al classico ‘grr-grr’ della rotella che tornava in posizione dopo ogni numero. Ma una volta provato, nessuno volle più tornare indietro: finalmente si potevano comporre i numeri in pochi secondi senza il rischio di sbagliare e dover ricominciare da capo!

Il telefono diventa un simbolo di modernità

Possedere un telefono a tastiera negli anni ‘70 era un vero status symbol. Veniva associato all’innovazione e alla comodità, e presto le pubblicità iniziarono a promuoverlo come un must-have per ogni famiglia moderna. Le cabine telefoniche furono tra le prime ad adottarlo, rendendo le chiamate più veloci anche fuori casa.

La curiosità che pochi ricordano!

Sapevi che all’inizio molti italiani non si fidavano della tastiera e continuavano a premere i tasti lentamente, come se stessero usando la rotella? 😱 Alcuni addirittura contavano mentalmente il tempo tra un numero e l’altro, convinti che se avessero premuto troppo in fretta, la chiamata non sarebbe partita! Un’abitudine difficile da perdere! 📞😂

Le migliori notizie, ogni giorno, via e-mail

Quelli degli anni 60 70 sui social