Buonanotte fiorellino: la carezza musicale di Francesco De Gregori

“Buonanotte fiorellino” di De Gregori è una ninna nanna per adulti: poesia, amore e nostalgia che continuano a scaldare i cuori.

A cura di Paolo Privitera
21 luglio 2025 06:00
Buonanotte fiorellino: la carezza musicale di Francesco De Gregori -
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Un canto che sa di sogno e tenerezza

Ci sono canzoni che non urlano per farsi ascoltare, ma sussurrano all’anima, e proprio per questo lasciano un segno profondo. “Buonanotte fiorellino” è una di queste.
Scritta da Francesco De Gregori e pubblicata nel 1975 all’interno dell’album Rimmel, è diventata negli anni un classico intramontabile della musica italiana.

Con una melodia dolce, parole semplici e un tono quasi fiabesco, De Gregori ha firmato una delle dichiarazioni d’amore più delicate e universali mai scritte.

Una poesia in forma di canzone

Il testo di Buonanotte fiorellino è fatto di immagini quotidiane, piccoli gesti, tenerezze leggere:

“Buonanotte fiorellino, buonanotte tra le stelle e la stanza…”

Ogni verso è come un soffio d’amore pronunciato prima di dormire. C’è qualcosa di infantile, di puro, ma anche una consapevolezza adulta del tempo che passa, delle distanze, degli addii.

È una canzone che non ha bisogno di spiegazioni: la ascolti e senti subito quella sensazione di dolce malinconia che solo i momenti più sinceri sanno regalare.

Francesco De Gregori: il poeta con la chitarra

Conosciuto come “il principe” della canzone italiana, Francesco De Gregori ha sempre avuto la capacità di trasformare le emozioni in versi. Le sue canzoni sono spesso intense, criptiche, cariche di riferimenti culturali e letterari.

Ma “Buonanotte fiorellino” è diversa: è essenziale, immediata, universale. È come se per un attimo De Gregori avesse spogliato la sua penna di ogni simbolismo, lasciando parlare solo il cuore.
E proprio per questo è diventata una delle sue canzoni più amate da tutti, anche da chi magari non conosce il resto della sua discografia.

Un piccolo miracolo musicale

La bellezza di questa canzone sta anche nella sua struttura semplice. Chitarra acustica, voce dolce, pochissimi arrangiamenti. È come una ninna nanna moderna, una ballata da camera, intima e sincera.

Non urla mai, non cerca l’effetto, non ha ritornelli da stadio. Eppure, è una canzone che si canta sottovoce, magari mentre si guarda il cielo dalla finestra o si accarezza chi si ama.

Il valore del silenzio e della dolcezza

In un mondo che corre, che parla sempre più forte, che cerca l’effetto e la velocità, “Buonanotte fiorellino” ci ricorda il valore della lentezza e della delicatezza.

È un invito a fermarsi, respirare, guardare negli occhi qualcuno e dire buonanotte davvero.
Non è solo una canzone d’amore: è un rituale intimo, quasi sacro.

A chi l’abbiamo dedicata?

Tutti, almeno una volta, abbiamo pensato a qualcuno mentre sentivamo questa canzone.
 📸 Forse a un amore lontano, a una persona che non c’è più, a un figlio appena nato, a noi stessi in un momento fragile.

È una di quelle canzoni che non ha età. Funziona quando si è adolescenti e ci si innamora per la prima volta, ma anche quando si hanno rughe sul viso e si guarda indietro con un pizzico di nostalgia.

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