Mino Vergnaghi e “Amare”: la canzone che vinse Sanremo parlando al cuore

“Amare” di Mino Vergnaghi, vincitrice di Sanremo 1979, è una poesia dimenticata che racconta l’amore vero, quello che lascia segni profondi.

20 ottobre 2025 06:05
Mino Vergnaghi e “Amare”: la canzone che vinse Sanremo parlando al cuore -
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Una canzone che arrivava dritta all’anima

Nel 1979 Mino Vergnaghi presentò al Festival di Sanremo una canzone dal titolo semplice ma potentissimo: “Amare”. Nessun clamore, nessun effetto scenico. Solo una voce calda, sincera, e un testo che sembrava uscito direttamente dal cuore. In un’epoca in cui la musica italiana viveva di passioni vere e parole sentite, “Amare” divenne un piccolo miracolo.
Era una canzone che parlava dell’amore in modo autentico, senza idealizzarlo, raccontando le sue contraddizioni, le sue ferite e la sua bellezza fragile. Un brano che, nonostante la sua apparente semplicità, riuscì a toccare corde universali e a conquistare il pubblico.

Il trionfo silenzioso di un artista schivo

La vittoria di Mino Vergnaghi a Sanremo fu una sorpresa per molti. In un’edizione ricca di nomi noti, la sua voce discreta e la sua canzone intensa si fecero spazio con la sola forza dell’emozione. Non era un personaggio costruito, non cercava riflettori: portava sul palco l’anima di un’Italia romantica e sincera, quella che amava le melodie pulite e le parole vere.
Dopo il Festival, Vergnaghi scelse di allontanarsi dai clamori, preferendo una vita lontana dai riflettori. Eppure, “Amare” restò, come restano le canzoni che non hanno bisogno di mode per esistere.

Il significato profondo di un titolo eterno

“Amare” non è solo un verbo: è una dichiarazione di vita. Il brano di Vergnaghi è una riflessione sull’amore come forza che costruisce e distrugge, che consola e ferisce, ma che resta comunque indispensabile.
Le sue parole invitano a ricordare che amare è un rischio, ma anche la cosa più vera che possiamo fare. Riascoltandolo oggi, sembra quasi di risentire il battito del cuore di un’epoca in cui le emozioni erano espresse senza paura, quando si viveva con più lentezza e intensità.

Un’eredità nascosta ma indimenticabile

Forse “Amare” non è rimasta tra i brani più ricordati della storia di Sanremo, ma per chi c’era — e per chi la scopre oggi — resta un gioiello di purezza e sentimento. Una canzone capace di evocare immagini di un’Italia dolce e malinconica, di amori sinceri e sogni mai svaniti.
Mino Vergnaghi, con la sua sensibilità, ci ha lasciato una lezione preziosa: le canzoni possono passare, ma le emozioni restano. E quando la musica riesce ancora, dopo tanti anni, a farci chiudere gli occhi e ricordare… significa che ha vinto davvero.

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