L'elemento che ha reso i cappotti in montone un must dell’inverno 1973
Nel 1973, i cappotti in montone, detti anche "montgomery", conquistarono il mondo della moda invernale. Scopri cosa li rese così popolari.

Nel 1973, il mondo della moda fu dominato da un capo che divenne simbolo di eleganza e praticità: i cappotti in montone, comunemente noti come "montgomery". Con il loro interno caldo e il loro esterno in pelle scamosciata, questi cappotti conquistarono uomini e donne, diventando un must-have per affrontare con stile i rigori dell’inverno.
L’ascesa di un capo versatile
I cappotti in montone non erano solo caldi, ma anche incredibilmente versatili. Il loro design si adattava sia a look casual che più formali, rendendoli perfetti per qualsiasi occasione. Dalle passeggiate in città alle gite in montagna, il montone era l’alleato ideale per chi cercava comfort e stile.
Un simbolo di status
Negli anni ’70, possedere un cappotto in montone era un segno di eleganza e raffinatezza. I modelli più ricercati provenivano da marchi di lusso, ma erano disponibili anche versioni più economiche, che permisero a una fascia più ampia di persone di seguire la tendenza.
L’influenza delle celebrità
Molte celebrità dell’epoca contribuirono alla popolarità del montone, indossandolo in film, spettacoli televisivi e apparizioni pubbliche. Icone come Marcello Mastroianni e Brigitte Bardot contribuirono a trasformare questo capo in un’icona della moda anni ’70.
Il dettaglio nascosto
Forse non tutti sanno che il cappotto in montone deve la sua origine ai capi utilizzati dai piloti durante la Seconda Guerra Mondiale. Questo dettaglio storico aggiunge un fascino senza tempo al montgomery, collegando la praticità alla sua evoluzione come simbolo di stile.