1963: La tragedia del Vajont che poteva essere evitata (e l’inquietante avvertimento ignorato!)

Nel 1963, una frana colossale provoca il disastro del Vajont, sommergendo Longarone e causando oltre 1.900 vittime. Scopri la storia e l’inquietante avvertimento ignorato prima della tragedia.

A cura di Paolo Privitera
15 aprile 2025 16:00
1963: La tragedia del Vajont che poteva essere evitata (e l’inquietante avvertimento ignorato!) -
Condividi

Il disastro del Vajont: una catastrofe annunciata

La sera del 9 ottobre 1963, l’Italia fu colpita da una delle peggiori tragedie della sua storia: la diga del Vajont fu travolta da un’onda alta oltre 200 metri, che rase al suolo Longarone e i paesi vicini, causando la morte di più di 1.900 persone.

Ma la cosa più drammatica? Questa tragedia poteva essere evitata!

La frana che scatenò l’inferno

Tutto iniziò quando una gigantesca frana di 260 milioni di metri cubi di roccia si staccò dal monte Toc e precipitò nel bacino artificiale della diga. L’impatto creò un’onda d’acqua devastante che scavalcò la diga, sommergendo in pochi secondi interi villaggi.

L’inquietante avvertimento ignorato

Il disastro del Vajont non fu un evento imprevedibile. Molti esperti e abitanti locali avevano già segnalato strani movimenti del terreno e crepe sulle montagne, ma i responsabili del progetto minimizzarono i rischi. Un’ingegnere lanciò l’allarme mesi prima, ma il suo avvertimento venne ignorato.

La diga resistette… ma non servì a nulla

La diga del Vajont, costruita con tecnologie all’avanguardia, rimase incredibilmente intatta. Ma questo non servì a impedire il disastro, perché la frana provocò un’onda di proporzioni bibliche che si abbatté con una forza inarrestabile sulle valli sottostanti.

Una curiosità che forse non conosci

Sapevi che la tragedia del Vajont è stata uno dei primi casi in cui gli errori umani nella gestione del territorio furono riconosciuti come causa di un disastro? Solo dopo anni di processi e indagini, si arrivò alla conclusione che la catastrofe poteva essere evitata, segnando un punto di svolta nella sicurezza delle opere pubbliche in Italia.

Le migliori notizie, ogni giorno, via e-mail

Quelli degli anni 60 70 sui social