Anni 60: quando il gas metano rivoluzionò le cucine italiane (e mandò in pensione le stufe a legna!)
Negli anni ‘60, il gas metano inizia a diffondersi nelle case italiane, rivoluzionando il modo di cucinare. Scopri come ha cambiato la vita quotidiana e perché alcuni diffidavano di questa novità!

L’arrivo del gas metano: una rivoluzione domestica
Fino agli anni ‘60, le cucine italiane erano dominate da stufe a carbone e a legna, con fiamme lente, fuliggine e fatica per accendere il fuoco. Poi arrivò il gas metano, e tutto cambiò. Per la prima volta, cucinare diventava più veloce, pulito e pratico.
Dai fornelli a carbone alla fiamma su richiesta
Con l’arrivo del gas, bastava girare una manopola per avere il fuoco immediatamente disponibile. Niente più attese interminabili per scaldare l’acqua o cuocere un pasto, niente più cenere da pulire ogni giorno!
Diffidenza e curiosità: gli italiani e la nuova tecnologia
Non tutti, però, si fidavano subito del gas metano. Alcuni pensavano fosse troppo pericoloso, temevano scoppi e fughe di gas e molti preferivano restare fedeli alla cara vecchia stufa a legna. Con il tempo, però, la comodità ebbe la meglio, e sempre più famiglie adottarono questa innovazione.
Una curiosità che forse non conosci
Sapevi che negli anni ‘60 alcuni fornelli a gas venivano venduti con delle mascherine decorative per farli sembrare ancora stufe a carbone?Molte persone erano così abituate alla vecchia estetica che le aziende decisero di “camuffare” il cambiamento per renderlo più accettabile!