Anni 60: quando il gas metano rivoluzionò le cucine italiane (e mandò in pensione le stufe a legna!)

Negli anni ‘60, il gas metano inizia a diffondersi nelle case italiane, rivoluzionando il modo di cucinare. Scopri come ha cambiato la vita quotidiana e perché alcuni diffidavano di questa novità!

A cura di Paolo Privitera
21 aprile 2025 16:00
Anni 60: quando il gas metano rivoluzionò le cucine italiane (e mandò in pensione le stufe a legna!) -
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L’arrivo del gas metano: una rivoluzione domestica

Fino agli anni ‘60, le cucine italiane erano dominate da stufe a carbone e a legna, con fiamme lente, fuliggine e fatica per accendere il fuoco. Poi arrivò il gas metano, e tutto cambiò. Per la prima volta, cucinare diventava più veloce, pulito e pratico.

Dai fornelli a carbone alla fiamma su richiesta

Con l’arrivo del gas, bastava girare una manopola per avere il fuoco immediatamente disponibile. Niente più attese interminabili per scaldare l’acqua o cuocere un pasto, niente più cenere da pulire ogni giorno!

Diffidenza e curiosità: gli italiani e la nuova tecnologia

Non tutti, però, si fidavano subito del gas metano. Alcuni pensavano fosse troppo pericoloso, temevano scoppi e fughe di gas e molti preferivano restare fedeli alla cara vecchia stufa a legna. Con il tempo, però, la comodità ebbe la meglio, e sempre più famiglie adottarono questa innovazione.

Una curiosità che forse non conosci

Sapevi che negli anni ‘60 alcuni fornelli a gas venivano venduti con delle mascherine decorative per farli sembrare ancora stufe a carbone?Molte persone erano così abituate alla vecchia estetica che le aziende decisero di “camuffare” il cambiamento per renderlo più accettabile!

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