Il conformista: il capolavoro di Bertolucci che ha messo a nudo l’anima dell’Italia anni '70

" Nel 1970 arriva nei cinema "Il conformista" di Bernardo Bertolucci, tratto dall'omonimo romanzo di Moravia. Un film che ha rivoluzionato il cinema italiano.

A cura di Paolo Privitera
27 giugno 2025 16:00
Il conformista: il capolavoro di Bertolucci che ha messo a nudo l’anima dell’Italia anni '70 -
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Un film che ha fatto la storia del cinema italiano

Nel 1970, Bernardo Bertolucci porta sul grande schermo "Il conformista", tratto dal romanzo di Alberto Moravia. Un'opera intensa, raffinata e visivamente straordinaria, capace di esplorare i temi dell'identità, del potere e del desiderio di omologazione in una società segnata dal fascismo e dalla repressione.

Una regia innovativa e visionaria

La regia di Bertolucci, accompagnata dalla fotografia rivoluzionaria di Vittorio Storaro, ha dato vita a un film esteticamente sofisticato, con inquadrature e luci che ancora oggi influenzano cineasti di tutto il mondo. Ogni scena de "Il conformista" è pensata come un quadro, dove l'estetica diventa parte del racconto.

Un protagonista complesso e tormentato

Marcello Clerici, interpretato magistralmente da Jean-Louis Trintignant, è un uomo che cerca disperatamente di essere "normale". La sua adesione al regime fascista è il risultato di un bisogno profondo di conformarsi, di annullare il proprio senso di colpa e nascondere le proprie fragilità. Il film racconta la sua discesa nei meandri della repressione e del tradimento.

Riconoscimenti internazionali e influenza duratura

"Il conformista" ricevette ampi consensi in tutto il mondo, diventando uno dei film più influenti del cinema europeo. Acclamato per la sua profondità psicologica e la forza visiva, il film consolidò la reputazione di Bertolucci come autore internazionale.

Una curiosità sul film di Bertolucci

Sapevi che molte delle scene più iconiche del film furono girate a Parigi, nonostante la storia fosse ambientata in Italia? Bertolucci scelse la capitale francese per sfruttare alcuni edifici in stile fascista presenti in città. Questo contrasto geografico contribuì a creare un senso di alienazione e disorientamento, perfetto per la psicologia del protagonista e il tono del film.

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