“Berta filava”: l’ironia geniale di Rino Gaetano e l’inno alla vita semplice
“Berta filava” di Rino Gaetano è un brano ironico, leggero e profondo: un inno alla semplicità, alla vita vera, alla libertà di essere.

Rino Gaetano: la voce fuori dal coro
Quando si parla di cantautori italiani fuori dagli schemi, il nome di Rino Gaetano brilla con luce propria. Ironico, diretto, surreale, pungente e sempre sorprendente, Rino non scriveva canzoni: scriveva fotografie poetiche della società, spesso travestite da nonsense, ma sempre profondamente vere.
Nato a Crotone nel 1950 e scomparso prematuramente nel 1981, è ancora oggi una figura amatissima e ascoltatissima da generazioni diverse. Tra i suoi brani più noti, accanto a “Gianna”, “Ma il cielo è sempre più blu” e “Nuntereggae più”, brilla “Berta filava”.
Berta filava: un gioco di parole e vita
Pubblicata nel 1976, “Berta filava” è una canzone leggera solo in apparenza. Il titolo stesso è un’espressione popolare dal doppio significato: da un lato richiama l’antico gesto del filare (usato anche in senso figurato per indicare una relazione amorosa), dall’altro è una metafora della vita che scorre, che fila via tra piccole gioie e assurdità quotidiane.
“Berta filava e filava con Mario, con Gino, con Pino, con Dario…”Un ritornello che si imprime nella mente, ma che – come spesso accade con Rino – dietro al tono ironico e apparentemente frivolo, cela una riflessione: quanta parte della nostra vita è dettata da automatismi, abitudini, cliché?
L’inno alle piccole cose
“Berta filava” è un inno alle piccole cose della vita: le relazioni, i sorrisi, le situazioni comuni, raccontate con leggerezza ma mai superficialità.
In un’epoca in cui la musica italiana si divideva tra protesta politica e romanticismo sdolcinato, Rino Gaetano inventava una terza via: quella dell’ironia intelligente.
Il suo era un sguardo lucido e disilluso, ma mai cinico.
Ci raccontava il mondo con il sorriso di chi ha capito tutto ma non se la tira. E questa è forse la sua magia più grande.
Una canzone da cantare in macchina, d’estate, tra amici
Chiunque abbia ascoltato “Berta filava” sa che è impossibile restare fermi. Basta sentire le prime note per ritrovarsi a canticchiarla, magari durante un viaggio in macchina, a una festa tra amici, o in una sera d’estate dal sapore di nostalgia.
È una di quelle canzoni che non ti abbandonano mai, che si infilano nei ricordi senza chiedere il permesso.
È la colonna sonora delle cose semplici: un gelato, un tramonto, una risata spontanea.
Il significato nascosto: ironia e critica sociale
Come in molte canzoni di Rino Gaetano, anche in “Berta filava” c’è uno strato più profondo. La Berta che “filava” con tutti diventa il simbolo di una società che accetta tutto senza reagire, che si lascia scorrere addosso eventi e relazioni senza darsi un vero significato.
La leggerezza di Rino non è mai banalità: è una lente d’ingrandimento sulla realtà. E, nel farci ridere, ci invita anche a pensare.
Forse proprio questo rende “Berta filava” un brano immortale: la capacità di unire divertimento e riflessione, senza mai essere pesante.
Un’eredità musicale che non smette di parlare
A decenni dalla sua uscita, “Berta filava” continua a essere amata, suonata, reinterpretata.
I giovani la scoprono grazie ai genitori, ai social o ai vinili rispolverati. Gli adulti la riascoltano e ci ritrovano un pezzo della loro giovinezza.
È un classico che non ha bisogno di spiegazioni, perché trasmette tutto con la forza della sua musica, del suo ritmo, della voce inconfondibile di Rino.
La vita, la vita…
“Berta filava” è molto più di un brano divertente: è un manifesto esistenziale, una carezza che ci ricorda di prendere la vita sul serio, ma senza mai perdere il sorriso.
In un mondo che corre troppo in fretta, Rino ci ricorda che la vita può anche semplicemente… filare, senza affanni, tra ironia, umanità e libertà.