Splendido Splendente: l’inno pop alla libertà firmato Donatella Rettore
Con “Splendido Splendente”, Donatella Rettore ha dato voce alla libertà e all’autoespressione in un brano diventato manifesto degli anni ’80.

Una voce che non si dimentica: chi è Donatella Rettore
Negli anni ’80, tra glitter, paillettes e onde sintetiche, c’era una voce che non passava inosservata: quella di Donatella Rettore. Cantautrice veneta, carismatica e fuori dagli schemi, Rettore non si è mai fatta incasellare.
Il suo stile era un mix di pop, rock, ironia, provocazione e glamour. In un panorama musicale ancora molto tradizionale, lei era una scossa elettrica. E con il brano “Splendido Splendente”, uscito nel 1979 ma esploso nei primissimi anni ’80, ha segnato una generazione.
Splendido Splendente: un brano oltre la musica
Non era solo una canzone. Era una dichiarazione di identità, un grido di libertà mascherato da pop ironico. Il testo parla di chirurgia estetica, di trasformazione, ma è solo la superficie: in realtà, è un invito a sentirsi liberi di essere sé stessi, anche (e soprattutto) se si è diversi.
"Splendido, splendente
costato poco, niente
mi son rifatta il naso…
mi amo finalmente"
Con parole taglienti e brillanti, Rettore smonta i tabù e celebra l’autodeterminazione. È un brano che ha anticipato i tempi, oggi più che mai attuale.
Il sound degli anni ’80 che ci fa ballare ancora oggi
Musicalmente, “Splendido Splendente” è un mix esplosivo di pop elettronico, synth, ritmo incalzante e melodia contagiosa. Impossibile restare fermi: è uno di quei brani che ti fa ballare anche solo mentalmente, anche a distanza di decenni.
Quel groove energico, insieme alla voce graffiante e teatrale di Rettore, rende il brano inconfondibile. E appena parte l’intro, la mente vola immediatamente a un’epoca colorata, folle, libera.
Un manifesto pop per chi non ha paura di brillare
Il brano è diventato rapidamente un inno queer, ma anche un simbolo per chi ha sempre voluto rompere gli schemi. In un’Italia ancora rigida nei costumi, Rettore cantava la bellezza del cambiamento, del piacersi, del reinventarsi.
“Splendido Splendente” era — e resta — la canzone da cantare a squarciagola davanti allo specchio, con la spazzola al posto del microfono. Un momento di gloria personale, in cui sentirsi un po’ star, un po’ supereroi.
Un successo senza tempo
Il brano ottenne un successo clamoroso: in radio, in TV, nei locali. Scalò le classifiche e restò impresso nella memoria collettiva. Oggi è ancora una presenza fissa nelle playlist anni ’80, nelle serate a tema, nei karaoke e nelle feste dove si vuole alzare il volume della libertà.
Ma “Splendido Splendente” è anche molto più di nostalgia: è un brano che parla ancora alle nuove generazioni, che continuano a rispecchiarsi nel suo messaggio di autenticità.
Rettore: sempre fedele a sé stessa
Donatella Rettore non ha mai smesso di essere quella voce fuori dal coro. Ironica, autoironica, graffiante e sincera, ha saputo rimanere fedele a sé stessa in ogni epoca, senza mai rincorrere le mode.
Nel tempo ha ispirato artisti, stilisti, performer e giovani alla ricerca di un’identità propria. Con “Splendido Splendente” ha consegnato una chiave di lettura della realtà: non adeguarsi, ma trasformarsi, amarsi, brillare. Sempre.