Super Superman: quando Miguel Bosé faceva ballare tutta l’Italia
Con “Super Superman”, Miguel Bosé fece impazzire le piste italiane negli anni '80. Ritmo, energia e ricordi che ancora brillano.

Miguel Bosé: la popstar che ha conquistato tutti
Negli anni ’80, in un’Italia in pieno fermento musicale e culturale, Miguel Bosé era molto più di un cantante: era un fenomeno di costume. Spagnolo di nascita ma amatissimo anche in Italia, Bosé portava sul palco una miscela esplosiva di eleganza, sensualità, ritmo e modernità.
Con il suo look inconfondibile – pantaloni aderenti, giacche scintillanti e movenze magnetiche – incantava chiunque lo vedesse in TV o dal vivo. E con canzoni come “Super Superman”, il suo nome entrò di diritto nella storia del pop italiano.
Super Superman: l’inno dance di una generazione
Pubblicata nel 1980, Super Superman è uno dei brani più rappresentativi dell’epoca. Un concentrato di ritmo disco-pop, sonorità elettroniche, e un testo ironico e accattivante.
“Yo seré un super superman
yo seré tu héroe en acción...”
Era impossibile restare fermi: bastavano le prime note per trasformare qualsiasi sala in una pista da ballo. La canzone divenne subito un successo radiofonico e da juke-box, e non c’era festa o balera che non la suonasse almeno una volta a sera.
Il fascino del ritmo anni ’80
“Super Superman” cavalcava in pieno l’onda della musica elettronica e dance che stava invadendo l’Europa. Sintetizzatori, beat incalzanti e cori da cantare a squarciagola: era musica fatta per ballare, per sorridere, per sentirsi liberi.
Bosé riusciva a unire l’eleganza europea al dinamismo latino, creando un sound unico che parlava ai giovani (e non solo) di un’Italia che voleva divertirsi, sognare e brillare.
Un’icona per tutti: ragazzi, ragazze e… genitori!
Miguel Bosé aveva il raro talento di piacere a tutti: alle ragazze che impazzivano per il suo fascino, ai ragazzi che lo imitavano nello stile e nei movimenti, e persino ai genitori, che apprezzavano il suo garbo e la qualità della sua musica.
Il suo modo di stare sul palco era carismatico ma mai eccessivo. In un’epoca dove la TV generalista dominava, apparire in trasmissioni come Discoring o Fantastico significava entrare nelle case — e nel cuore — di milioni di italiani.
Le feste, i lenti e le luci colorate
Ascoltare oggi “Super Superman” è come aprire un baule di ricordi:
- Le feste in casa, con il giradischi o il mangianastri.
- Le luci stroboscopiche delle prime discoteche.
- Le serate in balera, dove i più giovani cercavano il coraggio per invitare a ballare.
- I lenti rubati dopo il ritmo scatenato, quando il cuore batteva forte non solo per la musica.
“Super Superman” era il momento in cui la festa esplodeva, in cui ci si sentiva invincibili, proprio come diceva la canzone.
Un’eredità che resiste
Anche se sono passati più di 40 anni, Super Superman continua a vivere:
🎧 nelle playlist revival,
🎤 nei karaoke,
🕺 nelle serate a tema anni ’80,
📺 e persino nelle pubblicità o nelle serie ambientate in quegli anni.
È diventata una di quelle canzoni che accendono il sorriso appena parte l’intro. E Miguel Bosé, ancora oggi, resta una figura iconica della musica pop internazionale.
Un super ricordo, sempre vivo
“Super Superman” non è solo un brano da ballare: è un inno alla leggerezza, alla voglia di esprimersi, alla libertà di sentirsi speciali anche solo per tre minuti.
E allora sì, è giusto ammetterlo: almeno una volta ci siamo tutti ritrovati a cantare quel ritornello, davanti allo specchio, immaginandoci anche noi un po’ eroi, un po’ stelle della pista.