Il vecchio rasoio da viaggio: l’oggetto che pochi ricordano ma che era presente in ogni casa

Il rasoio elettrico da viaggio anni ’60–’80: un piccolo oggetto che riportava all’uomo di un tempo, alle valigie rigide e ai rituali di un’altra epoca.

25 novembre 2025 13:35
Il vecchio rasoio da viaggio: l’oggetto che pochi ricordano ma che era presente in ogni casa -
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Un oggetto che raccontava un modo diverso di prendersi cura di sé

Chi è cresciuto tra gli anni Sessanta, Settanta e Ottanta lo ricorda bene: quel rasoio elettrico compatto, bianco o color crema, con il filo arrotolato e le testine metalliche che sembravano uscire da un film d’epoca. Era il classico rasoio da viaggio, un oggetto che ogni padre, nonno o zio teneva nel cassetto della camera da letto o infilava nella valigia prima di partire. Non era veloce né silenzioso, ma aveva un fascino particolare: quel ronzio caratteristico che bastava da solo a riportare alla mente l’immagine di uomini che si preparavano con calma prima di uscire.

Il rito della rasatura di una volta

A differenza dei rasoi moderni, che promettono prestazioni perfette e delicatezza assoluta, questo piccolo attrezzo era tutt’altro che sofisticato. Eppure, aveva una dignità tutta sua. Bastava collegarlo alla presa – spesso con quella spina grande e pesante, tipica dell’epoca – e il rasoio iniziava a vibrare, come se si stesse scaldando per un compito importante. Gli uomini lo usavano davanti allo specchio del bagno, magari con l’asciugamano ancora sulle spalle, e in pochi minuti erano pronti per affrontare la giornata. La rasatura non era morbida come quella di oggi, ma rappresentava un rito quotidiano, un modo per sentirsi in ordine e presentabili in un’epoca in cui ogni dettaglio contava davvero.

Un compagno inseparabile di viaggi e valigie

Il suo punto di forza era proprio la portabilità. Entrava in qualsiasi tasca della valigia rigida, quella che molti di noi ricordano con i bordi in metallo e la chiusura a scatto. Alcuni modelli avevano la loro custodia cromata, lucida, che dava quasi l’idea di un oggetto prezioso. Ogni viaggio, anche il più breve, lo vedeva protagonista: che fosse un weekend fuori porta o una trasferta di lavoro, quel rasoio c’era sempre. Non pesava nulla, funzionava ovunque e soprattutto dava sicurezza. Era un compagno silenzioso e fedele, simbolo di un modo di vivere più semplice e ordinato.

Un ricordo che oggi fa sorridere

Rivederlo oggi fa un certo effetto. Con i ritmi frenetici e gli oggetti ultramoderni che ci circondano, un piccolo rasoio così essenziale sembra appartenere a un altro mondo. Ma per chi ha vissuto quegli anni, è un tuffo al cuore. Ricorda i gesti dei nostri padri davanti allo specchio, le mattine fredde d’inverno, le partenze all’alba, la vita che scorreva diversamente. E in fondo è questo il suo valore: essere uno di quegli oggetti che, anche senza parlare, sanno raccontare una storia.
Una storia fatta di semplicità, cura e abitudini che oggi ci mancano più di quanto pensiamo.

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