Celebrando 54 anni: Esce al cinema Lo chiamavano Trinità e la nascita di un'icona cinematografica

54 anni fa debuttava nelle sale italiane "Lo chiamavano Trinità"

Nel lontano 22 dicembre 1970, una piccola rivoluzione ha scosso il panorama cinematografico italiano. Diretto da Enzo Barboni, "Lo chiamavano Trinità" debuttava nelle sale, portando con sé un tocco di comicità inaspettato nel genere western. Oggi, a 54 anni di distanza, celebreremo questo classico intramontabile del cinema italiano.

Un western all'italiana che fa storia

Bambino, un ladro di cavalli evaso dal carcere che si finge sceriffo, è il protagonista di questa avventura. La sua vita prende una piega inaspettata quando arriva suo fratello, mettendo a soqquadro i suoi piani e costringendolo a difendere gli agricoltori dal prepotente Maggiore Harriman. Ma alla fine, Bambino troverà un validissimo alleato proprio nel fratello, perché lui è... Trinità, la mano destra del Diavolo.

Le avventure di Bambino e Trinità, interpretati dalla mitica coppia Bud Spencer e Terence Hill, hanno portato un soffio di novità nel genere western. Per la prima volta, infatti, le vicende di pistoleri e cowboy dell'ovest d'America si tingevano di comicità, grazie alle scazzottate e alle battute memorabili dei due protagonisti.

Un successo senza tempo

Il film fu un grande successo, con un incasso di oltre tre miliardi e l'ingresso tra i classici dello spaghetti-western, seppur in chiave umoristica. Girato in provincia di Roma (tra Camposecco e Campo della Pietra), "Lo chiamavano Trinità" ebbe un seguito, "...continuavano a chiamarlo Trinità", che uscì nelle sale nel 1971.

A 54 anni dalla sua uscita, "Lo chiamavano Trinità" resta un capolavoro intramontabile del cinema italiano, un film che ha fatto storia e continua a emozionare, grazie alla bravura di Bud Spencer e Terence Hill e alla genialità di Enzo Barboni. Un classico che, nonostante gli anni, non smette mai di farci sorridere.