1970: quando ‘Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto’ scandalizzò il mondo (e il dettaglio che fece tremare la censura!)
Nel 1970, il capolavoro di Elio Petri vince l’Oscar e scuote l’Italia con la sua denuncia sul potere e la giustizia. Scopri la storia e il dettaglio scioccante che rischiò la censura!

Un film che sconvolse l’Italia e conquistò Hollywood
Nel 1970, ‘Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto’ di Elio Petri vinse l’Oscar come miglior film straniero, portando il cinema italiano al centro dell’attenzione mondiale. Ma dietro il trionfo si nascondeva un’opera scomoda e provocatoria, una denuncia feroce contro l’abuso di potere e l’impunità delle istituzioni.
Una storia di potere, omicidio e corruzione
Il film segue le vicende di un alto funzionario di polizia (interpretato da un magistrale Gian Maria Volonté) che commette un omicidio e sfida la legge, sicuro che nessuno oserà incriminarlo per la sua posizione privilegiata. Una trama geniale e inquietante, che ancora oggi fa riflettere.
L’Oscar e lo scandalo internazionale
Il film venne accolto con entusiasmo ma anche con polemiche, perché osava mettere in discussione il sistema giudiziario e il potere delle forze dell’ordine. Quando vinse l’Oscar, fu un colpo clamoroso: Hollywood premiava un film che l’Italia stessa aveva cercato di censurare!
La curiosità che pochi conoscono!
Sapevi che alcune scene furono girate con telecamere nascoste per rendere l’atmosfera ancora più realistica? 😱 Petri voleva che gli attori interagissero con persone ignare di essere riprese, rendendo il film ancora più disturbante e autentico!