1975: Quando Lucio Dalla cambiò per sempre la sua musica con ‘Anidride solforosa’ (e il dettaglio segreto che pochi conoscono!)
Nel 1975, Lucio Dalla pubblica ‘Anidride solforosa’, il disco che lo avvicina alla musica d’autore. Scopri la svolta artistica e il dettaglio segreto dietro questo album!

‘Anidride solforosa’: l’inizio di una nuova era per Lucio Dalla
Era il 1975 quando Lucio Dalla pubblicò ‘Anidride solforosa’, un album che segnò una svolta fondamentale nella sua carriera. Se fino a quel momento era considerato principalmente un cantautore pop e jazz, con questo disco Dalla iniziò a sperimentare nuove sonorità e testi più impegnati, avvicinandosi definitivamente alla musica d’autore.
Un disco diverso, tra denuncia sociale e introspezione
‘Anidride solforosa’ non era un album qualsiasi. Con testi più maturi e riflessivi, Dalla iniziò a raccontare storie di vita, emarginazione e denuncia sociale. La sua musica si fece più sperimentale, mescolando jazz, folk e rock, anticipando quello stile inconfondibile che negli anni successivi lo avrebbe reso un’icona assoluta.
L’influenza della collaborazione con il poeta Roberto Roversi
Un elemento chiave di questa trasformazione fu l’incontro con Roberto Roversi, poeta e scrittore, che collaborò alla scrittura dei testi. Il sodalizio artistico con Roversi durò per tre album e diede vita a canzoni più profonde e impegnate, segnando una netta rottura con il passato.
La curiosità che pochi conoscono!
Sapevi che il titolo ‘Anidride solforosa’ fu ispirato da un viaggio in fabbriche industriali del Nord Italia? Lucio Dalla rimase colpito dall’atmosfera grigia e oppressiva delle aree industriali, decidendo di utilizzare quel nome per simboleggiare l’inquinamento non solo ambientale, ma anche sociale e culturale dell’epoca. Un messaggio profondo che anticipava i tempi!