Prendila così – La poesia della fine secondo Lucio Battisti
Scopri il significato profondo di “Prendila così” di Lucio Battisti, un brano del 1978 che ha insegnato ad affrontare la fine con delicatezza e poesia. 🎧❤️

Un addio sussurrato, che ha insegnato a lasciar andare
Quando nel 1978 uscì “Prendila così”, il pubblico italiano si trovò davanti a un Battisti più intimo, riflessivo, malinconico. Il brano, contenuto nell’album Una donna per amico, segnò un’evoluzione nel suo stile, offrendo una ballata lenta e profonda che parlava di una separazione senza rancore, vissuta con quella dolce rassegnazione che solo la maturità sa esprimere.
"Prendila così, non possiamo farne un dramma" non è solo una frase, ma una filosofia esistenziale, un invito ad accettare ciò che finisce senza cedere alla disperazione.
Il contesto musicale e culturale degli anni '70 🎙️
In un’Italia divisa tra il fermento sociale e le prime modernità, Battisti riusciva come pochi a dare voce alle emozioni universali, senza orpelli, con un linguaggio semplice ma incisivo. Prendila così si distingueva per il suo arrangiamento morbido, la voce calda e contenuta, e un testo scritto da Mogol che sembrava parlare al cuore di chiunque stesse affrontando un addio.
In un decennio dove le canzoni parlavano spesso d’amore e dolore con intensità teatrale, questa traccia sorprende per la sua compostezza, la sua umanità.
Le parole che abbiamo fatto nostre 💬
Alcuni versi di Prendila così sono diventati icone della canzone d’autore italiana:
“L’importante è finire, ma senza fare male…”“Sai che io non posso restare più di tanto con te…”
Frasi semplici, ma intrise di realtà. Nessuna enfasi, nessun urlo: solo verità.
Curiosità 🎼
- Il brano dura oltre sette minuti, una lunghezza insolita per le radio, ma amata dai fan.
- È stato uno dei brani più trasmessi in quegli anni, nonostante il suo tono sommesso.
- Fa parte dell’album più venduto di Battisti: Una donna per amico superò il milione di copie.