Se mi vuoi lasciare" di Michele: l’inno dei cuori giovani degli anni '60

Scopri la storia di "Se mi vuoi lasciare" di Michele, la canzone che ha fatto innamorare e piangere una generazione. Un simbolo della musica italiana degli anni ’60. 🎶❤️

A cura di Paolo Privitera
27 maggio 2025 06:15
Se mi vuoi lasciare" di Michele: l’inno dei cuori giovani degli anni '60 -
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Una canzone che ha segnato un’epoca sentimentale

"Se mi vuoi lasciare" è uno dei brani più iconici della scena musicale italiana degli anni ’60. Interpretata da Michele, pseudonimo di Gianfranco Michele Maisano, la canzone esordì nel 1963 e vinse il Festival di Sanremo in coppia con Gene Pitney. Da subito conquistò il pubblico, rimanendo per settimane ai vertici delle classifiche e entrando nel cuore di milioni di italiani.

Con il suo stile malinconico e un testo semplice ma profondo, il brano racconta la forza interiore e la dignità nel lasciar andare un amore che non c’è più. Un messaggio rivoluzionario per l’epoca, in cui la sofferenza amorosa veniva spesso raccontata in modo drammatico o implorante.

Michele: il ragazzo della porta accanto con la voce della verità

Michele non aveva l’immagine da divo, ma proprio per questo fu molto amato. Con il suo timbro dolce e l’aria da ragazzo qualunque, parlava direttamente ai giovani dell’epoca. "Se mi vuoi lasciare" fu il trampolino di lancio di una carriera fatta di successi e apparizioni televisive che fecero di lui un simbolo della generazione beat italiana.

Il testo che tutti abbiamo cantato, almeno una volta

“Se mi vuoi lasciare, dimmelo subito…”

Queste parole hanno risuonato nelle camere dei ragazzi degli anni ’60, nei jukebox dei bar di provincia, nei cuori di chi provava per la prima volta l’amore... e la delusione. Il brano, pur nella sua tristezza, porta con sé un messaggio di maturità e forza emotiva: accettare la fine, senza perdere la dignità.

Curiosità 🎙️

  • La canzone è considerata una delle prime ballate beat italiane.
  • Dopo il successo sanremese, fu incisa anche in inglese, tedesco e francese.
  • Il brano ha avuto diverse reinterpretazioni, ma la versione originale di Michele resta la più amata.

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