Anni 70: quando la moda etnica conquistò l’Italia (e l’accessorio più stravagante che fece scalpore!)
Negli anni ‘70, la moda etnica esplode in Italia con tessuti orientali e accessori esotici. Scopri come nacque questa tendenza e l’accessorio che fece impazzire tutti!

La rivoluzione della moda etnica negli anni ‘70
Negli anni ‘70, l’onda lunga della cultura hippie portò in Italia una moda mai vista prima: la moda etnica. Abiti ispirati all’Oriente, all’India e al Nord Africa iniziarono a comparire nelle vetrine dei negozi e sulle passerelle, diventando un simbolo di libertà e apertura culturale.
Tessuti esotici e colori accesi: un look fuori dagli schemi
Vestirsi etnico significava indossare tessuti leggeri, ricami dettagliati e fantasie psichedeliche. Tra i capi più amati dell’epoca c’erano:
- Caftani ricamati con colori sgargianti,
- Gonne lunghe a balze, ispirate ai vestiti tradizionali orientali,
- Tuniche in seta e lino, perfette per un look boho-chic.
Anche gli accessori fecero la loro parte: orecchini pendenti, collane in perline, turbanti e sandali in cuoio erano un must assoluto!
L’influenza della cultura hippie e del viaggio
Il boom della moda etnica era strettamente legato al desiderio di scoprire il mondo. Negli anni ‘70, sempre più giovani iniziarono a viaggiare verso l’India, il Marocco e l’Asia, tornando con abiti e gioielli unici. Questi capi, inizialmente visti come stravaganti, diventarono presto un simbolo di uno stile di vita libero e anticonformista.
La curiosità che fece scalpore!
Sapevi che negli anni 70 il turbante divenne uno degli accessori più discussi? 😱 Alcune aziende italiane iniziarono a venderlo come simbolo di lusso e raffinatezza, mentre i giovani lo adottarono per un look ribelle e anticonvenzionale. Il risultato? Anziani e giovani che lo indossavano per motivi completamente opposti! Un mix di culture che segnò un’epoca! 🧣✨