Quando McDonald’s rivoluzionò il nostro modo di mangiare fuori casa

Negli anni 60, McDonald’s introdusse la cucina fast food cambiando la vita quotidiana. Scopri il dettaglio che segnò il suo successo globale!

A cura di Paolo Privitera
22 dicembre 2024 05:00
Quando McDonald’s rivoluzionò il nostro modo di mangiare fuori casa
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Negli anni ’60, la cultura americana viveva una rapida trasformazione, e tra le innovazioni che cambiarono la vita quotidiana spiccava l’espansione di McDonald’s. Fondato da Ray Kroc nel 1955, il brand crebbe rapidamente negli anni ’60 grazie al suo modello di business unico, caratterizzato da velocità, efficienza e cibo accessibile.

Con il suo inconfondibile logo a forma di “M” dorata e la promessa di un’esperienza identica in ogni ristorante, McDonald’s si affermò come simbolo del sogno americano, ridefinendo il concetto di ristorazione.

Un nuovo modo di mangiare fuori casa

La cucina fast food non era solo veloce, ma rappresentava un cambiamento culturale. Gli anni ’60 videro un aumento delle famiglie che cercavano soluzioni pratiche e convenienti, e McDonald’s rispose a questa domanda con il suo famoso menu fisso, che includeva hamburger, patatine fritte e il celebre milkshake.

Il concetto di “drive-in” era altrettanto rivoluzionario: i clienti potevano ordinare e ricevere il loro cibo senza mai scendere dall’auto, una comodità perfetta per una società sempre più orientata alla mobilità.

L’espansione globale

Nel 1967, McDonald’s aprì il suo primo ristorante internazionale in Canada, seguito da altri in Europa e Asia. Questa espansione segnò l’inizio di una globalizzazione del fast food, portando il marchio a diventare un fenomeno mondiale. Negli anni ’70, il Big Mac e il Filet-O-Fish entrarono nel menu, ampliando l’offerta e attirando una clientela ancora più vasta.

Il ruolo della pubblicità

La crescita di McDonald’s non sarebbe stata possibile senza le sue innovative campagne pubblicitarie. Slogan come “I’m lovin’ it” (successivo) e il volto sorridente del clown Ronald McDonald trasformarono il brand in una parte essenziale dell’infanzia di milioni di persone. Anche il packaging giocava un ruolo importante: i contenitori usa e getta erano pratici e allineati al ritmo frenetico della società.

Una curiosità che non sapevi

Lo sapevi che il Big Mac fu creato non dalla sede centrale di McDonald’s, ma da un franchisee? Nel 1967, Jim Delligatti, proprietario di un ristorante in Pennsylvania, inventò il famoso panino a doppio strato per offrire un’opzione più sostanziosa ai clienti. Il suo successo fu tale che il Big Mac fu introdotto nel menu di tutti i McDonald’s nel 1968, diventando uno dei simboli più riconoscibili del fast food.

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