Una curiosità che non conoscevi sul referendum sul divorzio del 1974

Nel 1974, il primo referendum sul divorzio in Italia segna una vittoria storica per i diritti civili. Scopri l’impatto di questo evento.

A cura di Paolo Privitera
01 gennaio 2025 16:00
Una curiosità che non conoscevi sul referendum sul divorzio del 1974
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Il 1974 è un anno fondamentale per la vita quotidiana degli italiani: si tiene il primo referendum sul divorzio, una consultazione che divide il Paese ma segna una vittoria storica per i diritti civili. Con il 59,3% dei voti a favore, il "Sì" sancisce la conferma della legge Fortuna-Baslini, approvata nel 1970, che introduceva il divorzio nell'ordinamento italiano.

Il contesto sociale e politico

Negli anni '70, l’Italia vive un periodo di grandi trasformazioni sociali. La legge sul divorzio rappresenta una conquista importante, ma incontra una forte opposizione da parte della Chiesa cattolica e dei partiti conservatori. Il referendum diventa quindi un banco di prova per il cambiamento culturale e sociale del Paese.

La campagna referendaria: una nazione divisa

La campagna elettorale per il referendum è intensa e polarizzante. Da un lato, il "No" è sostenuto dai partiti cattolici e da alcune organizzazioni sociali, che difendono i valori tradizionali della famiglia. Dall'altro, il "Sì" è promosso da movimenti progressisti, femministi e partiti di sinistra, che vedono nel divorzio un passo verso una maggiore libertà individuale e uguaglianza.

L’impatto sulla vita quotidiana

La vittoria del "Sì" cambia profondamente la società italiana. Per molte coppie in crisi, il divorzio diventa una possibilità concreta per ricostruire le proprie vite. Questo evento rappresenta anche un passo importante verso la laicizzazione dello Stato, segnando una maggiore separazione tra norme religiose e leggi civili.

Curiosità: la grande affluenza

Sai che il referendum del 1974 registrò un’affluenza alle urne di oltre l’87%? Questo dimostra quanto fosse sentito l'argomento tra gli italiani, che parteciparono in massa per esprimere la loro opinione su un tema cruciale per il futuro del Paese.

Il 1974 rimane una data storica per l’Italia, un momento in cui il Paese ha scelto di guardare al futuro, aprendo la strada a nuove conquiste nel campo dei diritti civili e della libertà personale.

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